Il settore dell’export e dell’internazionalizzazione è tra quelli più penalizzati dalla diffusione del Covid-19.
Molte sono state le fiere e gli eventi internazionali dapprima rinviati e poi annullati mentre le aziende stanno riscontrando notevoli problemi nel rispettare i tempi di consegna date le difficoltà dei corrieri e spedizionieri internazionali.
In questo momento complesso, il Decreto Cura Italia, insieme a Ice e Invitalia, è intervenuto con una serie di misure atte a supportare l’export e l’internazionalizzazione.
Analizziamone alcune nel dettaglio:
- E’ stato istituito il “Fondo per la promozione integrata” volto a: realizzare, in collaborazione con ICE, una campagna di comunicazione per sostenere l’export e l’internazionalizzazione dei settori maggiormente colpiti da Covid 19. La dotazione iniziale sarà di 150 milioni di euro per l’anno in corso. E’ previsto il cofinanziamento di iniziative di promozione dirette a mercati esteri realizzate da altre amministrazioni pubbliche;
- Vengono potenziate le attività di promozione del Sistema Paese realizzate mediante le reti all’estero del Ministero degli Affari Esteri e di Ice Agenzia;
- Sospensione del pagamento dei diritti doganali: il pagamento dei diritti doganali che risultano in scadenza tra la data di entrata in vigore del decreto Cura Italia ed il 30 aprile 2020, sono differiti di 30 giorni senza il pagamento di interessi;
- Sospensione dei termini di rimborso fino al 31/12/2020, dei finanziamenti agevolati concessi per l’internazionalizzazione a valere sul fondo 394/81 SIMEST;
- L’ICE ha istituito un nuovo catalogo servizi, ampliando la gamma dei servizi gratuiti a sostegno le imprese che vogliono intraprendere percorsi di export ed internazionalizzazione.
Restano in vigore tutte le iniziative già previste dal Piano straordinario per il Made in Italy contenuto nell’articolo 30 del dl 133/2014 che prevede, tra le altre cose, iniziative di formazione ed informazione, partecipazione collettiva a manifestazioni fieristiche, valorizzazione e tutela delle eccellenze, iniziative per start up, PMI e microimprese.
Dal decreto Cura Italia sembra quindi che l’export sia tra le priorità di questo Governo, resta alle aziende il compito di tenere monitorati questi strumenti e ripartire il prima possibile.